Programma di visti per start-up: la situazione negli Stati Uniti
Non è facile stare al passo con le notizie negli Stati Uniti. L’amministrazione avvia, convalida, modifica, cancella o sospende numerosi progetti. Se sei un imprenditore, potresti essere interessato a un programma molto specifico, lo Start-up Visa Program. Qual è la situazione attuale? È probabile che entri in vigore a breve?
Il programma potrebbe essere utile a molti immigrati, aggiungendosi all’elenco delle autorizzazioni di soggiorno come l’ESTA e il visto turistico. Questo sistema di visti di avviamento è già attivo, ad esempio, in Canada. Tuttavia, il governo statunitense è riluttante ad adottare questo sistema, che alcuni considerano pericoloso in termini di immigrazione.
Cos’è il programma Start-Up Visa?
Per immigrare negli Stati Uniti è necessario richiedere un visto (o, in alcuni casi, un documento come l’ESTA ). Dovrai ottenere l’autorizzazione delle autorità americane, che valuteranno se il tuo profilo e i tuoi piani di vita negli Stati Uniti rappresentano un rischio per la sicurezza nazionale. Tutti i viaggi devono essere giustificati: per raggiungere la famiglia, per frequentare l’università per un semestre, per lavorare, per visitare il paese, ecc. Esiste un visto per ogni motivo.
Chiunque voglia avviare un’attività negli Stati Uniti, sia essa una start-up o meno, deve ottenere un visto E-1, che non è necessariamente adatto alle piccole imprese ed è complicato da ottenere. Questa situazione scoraggia molti stranieri attratti dagli Stati Uniti per avviare la propria attività. A titolo di paragone, molti paesi hanno istituito un programma di visti start-up per accogliere gli investitori stranieri nelle migliori condizioni possibili: puoi immigrare in Canada, Spagna o persino in Nuova Zelanda con un visto start-up. Esistono anche misure specifiche in Italia, Germania e Francia.
Per facilitare l’arrivo di start-up sul proprio territorio, il governo statunitense ha spesso sollevato la questione di un possibile visto per start-up, come parte della “International Entrepreneur Rule”. Questo programma mira ad aumentare il numero di imprenditori internazionali negli Stati Uniti, poiché numerosi studi dimostrano i benefici che apporterebbe in termini di creazione di posti di lavoro.
Attenzione alla confusione con il Visa Waiver Program. Questo non ha nulla a che vedere con il Visa Waiver Program, che ha lo scopo di esentare alcuni viaggiatori dall’obbligo del visto per gli Stati Uniti. Non si applica agli investitori o ai fondatori di società.
Sotto l’amministrazione Obama, il programma di visti per le start-up aveva quasi visto la luce in modo permanente, ma l’elezione di Donald Trump ha cambiato tutto. Il programma non è in linea con la politica di immigrazione del nuovo presidente.
Programma di visti per le start-up: un progetto in via di abrogazione
Purtroppo, se speri di poter richiedere un permesso di soggiorno negli Stati Uniti tramite il programma Start-up Visa, dovrai rivedere i tuoi piani, almeno per il momento. Il DHS (Department of Homeland Security) ha abbandonato quest’idea, che era così vicina a diventare realtà nel 2017. Inizialmente rimandato, il progetto viene ora abrogato, come riporta un rapporto del 29 maggio 2018. La ragione addotta? Lo Startup Visa Program non è conforme all’attuale politica del DHS e non protegge sufficientemente i lavoratori e gli investitori americani dai cittadini stranieri.
Sostenuta da una parte della Silicon Valley, la misura non diventerà operativa prima di qualche tempo. Forse una futura elezione presidenziale la riporterà in auge. Non c’è dubbio che Trump non prenderà mai posizione a favore dell’istituzione di un programma di visti per investitori per le start-up; al contrario, la sua intenzione è quella di ridurre l’emigrazione negli USA. Infatti, è probabile che le attuali quote di visti vengano ridotte entro la fine del suo mandato ( ).
Di conseguenza, oggi, se vuoi vivere negli Stati Uniti e investire o avviare un’attività, non puoi richiedere il programma Start-up Visa. Devi affrontare il difficile processo di ottenimento di un visto (residenza temporanea) o di una carta verde (residenza permanente).